martedì 21 agosto 2012

Proteggere i figli nel momento della separazione: ecco i consigli

Il groviglio di stati d’animo che travolge la coppia che si separa si può e si deve controllare, perché solo in questo modo“si riuscirà a far comprendere ai propri figli che il legame con loro è ancora ben saldo e li si aiuterà ad affrontare in maniera positiva un evento che per loro resta comunque un dramma, spesso incomprensibile". E' quanto sostiene Robert E. Emery, professore di psicologia e mediatore familiare, considerato uno dei massimi esperti a livello internazionale tanto delle dinamiche che si scatenano in una coppia che si scioglie, quanto di quelle che investono i bambini che, loro malgrado, vengono coinvolti in questa separazione.
Tutti i genitori che vivono la separazione non vogliono ovviamente far soffrire il loro bambino ma poi, nel momento del dolore, la rabbia molto spesso prende il sopravvento. È necessario tenere ben presente che il conflitto stimola un senso di allarme e di pericolo nel bimbo. Tutto questo andrà ad amplificare la reazione all'evento reale della separazione.


Con il suo aiuto, abbiamo tracciato una “mappa” che possa servire ai genitori per orientarsi in un momento della loro esistenza molto complicato.

  • I bambini non vanno lasciati nel dubbio del silenzio. Bisogna dire ai propri figli ciò che sta accadendo. Ovviamente, le spiegazioni devono essere il più possibile chiare, semplici, concrete e adeguate all’età dei bambini.
  • I bambini hanno bisogno di essere rassicurati: quello che sta accadendo non è colpa loro. Non si devono sentire responsabili della decisione degli adulti. E ancora, devono avere ben chiaro che mamma e papà continueranno tutti e due ad amarli per sempre.
  • I bambini devono sentirsi liberi di poter provare lo stesso amore per entrambi i genitori. Non bisogna metterli nell’incresciosa situazione di dover “scegliere” da che parte stare, di dover decidere con chi - e contro chi… - schierarsi. Le parole e gli atteggiamenti hanno un grande peso: davanti ai propri figli non bisogna mai criticare l’altro, giudicarlo in maniera pesante o offensiva né, tanto meno, fare commenti o allusioni a sue eventuali relazioni extra coniugali.
  • Ogni bambino reagisce a modo suo alla notizia della separazione dei genitori, a seconda dell’età, del carattere, della personalità. Indipendentemente da quale essa sia, però, la reazione va accolta, compresa e consolata.
  • Stare vicino ai propri figli non significa viziarli o concedere loro qualsiasi cosaperché ci si sente responsabili per ciò che stanno provando. All’inizio, il senso di colpa è quasi inevitabile.
  • I genitori non devono mostrare la propria rabbia e il proprio dolore in maniera intensa ed esasperata ai bambini. Una separazione porta con sé, inevitabilmente, emozioni molto intense, spesso difficili da controllare. Ma i bambini non sarebbero in grado di comprendere perché i genitori si comportano in questo modo. E si spaventerebbero moltissimo.
  • I genitori non devono lasciarsi guidare dai loro stati d’animo ma mettere sempre al primo posto le esigenze e le necessità dei figli. Bisogna reagire alla rabbia e ai litigi. E cercare di mettersi nei panni dei più piccoli, per sforzarsi di capire ciò che provano davvero, anche quando non hanno il coraggio di dirlo apertamente.
  • I genitori devono essere in grado di mantenere fra di loro una relazione cooperativa e di darsi l’un l’altro il rispetto che si dà normalmente a un partner d’affari.
  • A volte, dopo la separazione, i genitori si ricostruiscono una nuova vita sentimentale, danno vita a una nuova famiglia. Questi passaggi vanno affrontati lentamente. Procedere con la giusta calma è fondamentale sia per i genitori - sicuramente molto vulnerabili - che per i figli. I bambini hanno bisogno di tempo per accettare di vedere mamma o papà con un nuovo compagno a fianco.

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